Intel rivede i piani: stop agli stabilimenti in Europa e tagli al personale | | | | Turtles AI
Intel, sotto la guida del CEO Lip‑Bu Tan (dal 18 marzo 2025), avvia una profonda riorganizzazione: annulla progetti in Germania e Polonia, ridimensiona forza lavoro del 15–25 % fino a 75.000 dipendenti, rallenta la fabbrica in Ohio e punta su AI e foundry.
Punti chiave:
- Cancellati i piani per la megafabbrica in Germania e il sito di assemblaggio in Polonia.
- Riduzione del personale globale da circa 99.500 a 75.000 dipendenti entro fine 2025.
- Rallentamento della costruzione dell’impianto in Ohio per adeguamento alla domanda.
- Saldo su ricavi stabili (≈ $12,9 mld) ma perdita netta di circa $2,9 mld in Q2 2025.
Intel ha reso noto, con i risultati del secondo trimestre chiuso al 28 giugno 2025, che le entrate sono rimaste sostanzialmente invarianti su base annua (≈ $12,9 mld), mentre le perdite nette hanno raggiunto circa $2,9 mld, penalizzate da costi straordinari di ristrutturazione pari a circa $1,9 mld. Il CEO Tan ha chiarito che l’azienda non intende procedere con i precedenti progetti fabbricativi in Germania (la “megafabbrica” di Magdeburgo da circa €30 mld) né in Polonia (impianto di assemblaggio e test da €4–5 mld), decisioni confermate come definitive dopo una sospensione iniziale nel 2024. Tan ha sottolineato che l’investimento precedente era sproporzionato rispetto alla domanda reale, e che Intel deve rimodulare la strategia di capitale in funzione delle esigenze clienti.
Nel medesimo contesto, l’azienda ha annunciato una riduzione del personale core di circa il 15 %, passando da circa 99.500 a 75.000 dipendenti entro fine anno, pari a circa 24.000 tagli al personale complessivi, quindi intorno al 25 % della forza lavoro globale. Inizialmente era previsto un ridimensionamento del 15 %, ma tan ha chiarito che il target include le fasi già eseguite e ulteriori tagli proiettati entro fine 2025.
Parallelamente, Intel ha deciso di compattare le operazioni: le attività di assemblaggio e collaudo in Costa Rica verranno consolidate nei siti di Vietnam e Malaysia, mentre il sito in Ohio vedrà un rallentamento dei lavori per allineare meglio gli investimenti alla domanda attesa. Tan ha inoltre annunciato una nuova impostazione per l’AI: l’azienda passerà da un approccio tradizionale focalizzato sulla sola formazione su silicio a una strategia integrata che include hardware, sistema e software, incubando nuove competenze e attirando talenti nel settore AI.
Dal punto di vista dei segmenti di business, durante il trimestre la divisione Data Center & AI ha registrato un incremento dei ricavi del 4 % ($3,9 mld), mentre il segmento Client Computing Group ha mostrato una diminuzione del 3 % ($7,9 mld): la divisione Foundry ha riportato una crescita del 3 % a circa $4,4 mld, segnale degli sforzi in corso per rilanciare il modello IDM 2.0 orientato ai servizi di fonderia per clienti esterni. Le previsioni per il terzo trimestre indicano un fatturato compreso tra $12,6 mld e $13,6 mld, con utili per azione adjusted appena in pareggio o leggermente negativi.
In sintesi, l’attuale amministratore delegato ha annunciato misure drastiche e mirate a tagliare i costi e riallineare l’azienda alle reali esigenze del mercato, cancellando investimenti europei prima considerati centrali e ridisegnando profondamente l’organizzazione operativa e produttiva.
Una mossa di profonda ristrutturazione aziendale nel tentativo di ristabilire efficienza e reattività.


