Amazon rivede la forza lavoro aziendale: l’AI cambierà ruoli e competenze | | | | Turtles AI

Amazon rivede la forza lavoro aziendale: l’AI cambierà ruoli e competenze
Andy Jassy annuncia una progressiva riduzione dei posti aziendali tradizionali, mentre crescono le esigenze di nuovi profili legati all’AI e all’innovazione operativa
Isabella V18 giugno 2025

 


Andy Jassy annuncia che l’integrazione diffusa di AI generativa porterà a una flessione dei ruoli aziendali in Amazon, bilanciata però da nuovi profili tecnici e strategici.

Punti chiave:

  • L’adozione crescente di agenti AI modificherà profondamente le attività interne di Amazon.
  • Alcuni ruoli amministrativi e ripetitivi verranno rimpiazzati, emergendo nuovi incarichi legati all’AI.
  • L’entità dei tagli non è quantificabile, ma il processo è previsto nei prossimi anni.
  • Un’ampia porzione di imprese globali, secondo il WEF, considera l’eliminazione di ruoli automatizzabili nella propria organizzazione.

Amazon si prepara a ridisegnare la propria struttura del personale aziendale: secondo il CEO Andy Jassy, l’utilizzo massiccio di agenti di AI generativa trasformerà il modo in cui vengono svolte molte attività all’interno dell’azienda e comporterà una riduzione di alcune figure amministrative di routine, pur richiedendo un incremento di competenze in altri ambiti specialistici. In un messaggio interno condiviso poi anche con i media, Jassy ha spiegato che pur non essendo al momento quantificabile l’estensione di questa trasformazione, è chiaro che «avremo bisogno di meno persone per alcuni ruoli attuali e di più per altri».

Negli uffici globali dell’e-commerce e del cloud, Amazon ha già sviluppato oltre mille applicazioni di AI generativa, destinandovi parte sostanziale del piano di spesa infrastrutturale (oltre 100 miliardi di dollari solo nel 2025 per AWS e AI). Tra gli impieghi più rilevanti figurano l’ottimizzazione dell’inventario, il potenziamento dei chatbot nel servizio clienti e l’arricchimento delle schede prodotto, segnali di una trasformazione trasversale dei processi.

Questo ripensamento del personale aziendale non riguarda solo Amazon ma riflette una tendenza più ampia nel settore tech: molte grandi società statunitensi stanno ridimensionando i ranghi bianchi, con il 3,5 % di tagli agli impieghi amministrativi nei soli ultimi tre anni, spinti proprio dall’incremento di automazione e AI. Il World Economic Forum, inoltre, evidenzia che circa il 40 % dei datori di lavoro indica l’AI generativa come motivazione per eliminare ruoli considerati automatizzabili.

Contemporaneamente, Amazon invita la propria forza lavoro a mettersi al passo con la nuova era: Jassy incoraggia formazione continua, sperimentazione attiva con strumenti AI e coinvolgimento nei processi di innovazione interno. L’obiettivo dichiarato è favorire il passaggio verso profili orientati alla progettazione, alla supervisione dell’AI e all’ottimizzazione strategica dei flussi aziendali.

Esperti e analisti, pur sottolineando che l’AI non condurrà a disoccupazione su larga scala, concordano sulla necessità di un riadattamento dei ruoli: le mansioni amministrative rischiano di scomparire o evolvere, mentre crescerà la domanda di competenze tecniche, creative e di gestione dell’automazione. Aziende come Microsoft, Google e Procter & Gamble stanno già riducendo i livelli manageriali per concentrarsi su team più snelli ed efficienti, sfruttando il potenziale dell’AI per spingere il rapporto ricavi per dipendente.

Il quadro che emerge è quello di un ecosistema in evoluzione, dove Amazon – tra i maggiori datori di lavoro privati nel mondo – si prepara a un riassetto strategico dei suoi asset umani in funzione della crescita tecnologica e dell’efficienza operativa. Nessuna previsione su numeri certi, ma un percorso delineato che richiederà reattività e aggiornamento continuo.

 Amazon indica un cambiamento strutturale in atto, dipendente dall’AI, che ridisegnerà i confini tra vecchi e nuovi ruoli aziendali.