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L’ITALIA E LA SFIDA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: PROGETTI E PROSPETTIVE
I principali modelli linguistici di Intelligenza Artificiale, come ChatGPT di OpenAi, Copilot di Microsoft, Claude di Anthropic, e Gemini di Google, sono sviluppati da aziende statunitensi, con la Cina come unica eccezione significativa.
Questo perchè solo queste nazioni possiedono le risorse economiche e tecnologiche necessarie.
In Europa, nonostante il successo della francese MistralAI, il panorama dei modelli linguistici è limitato.
Dal 2013 al 2022, negli Stati Uniti sono nate 4.643 startup di AI, in Cina 1.337, mentre nel Regno Unito, Francia e Germania ne contano poco più di mille.
Gli investimenti seguono lo stesso trend: 249 miliardi di dollari negli Stati Uniti, 95 miliardi in Cina e solo 32 miliardi nelle principali nazioni europee.
L’Italia, con il suo mercato dell’AI di 760 milioni di euro, è un attore marginale in questo contesto.
Tuttavia, il governo ha annunciato un fondo da un miliardo di euro per sostenere l’AI nazionale.
In Italia, i progetti di modelli linguistici stanno emergendo.
IL più ambizioso è "Minerva", sviluppato dall’università Sapienza di Roma.
Nonostante un dataset di oltre 500 miliardi di parole e l’uso del supercomputer Leonardo di Cineca, Minerva soffre problemi di " Hallucitations" e mancanza di meccanismi di moderazione.
E’ stato progettato come base per sperimentazioni, non come prodotto finale.
Un altro progetto italiano è " Dante", sempre della Sapienza, con sette miliardi di parametri, basato sul modello francese Mistral.
La mancanza di fondi limita il suo sviluppo e la disponibiltà al pubblico.
" Modello Italia" annunciato da iGenius e Cineca, mira all’automazione della pubblica amministrazione italiana ed europea, utilizzando il supercomputer Leonardo.
" Magiq", sviluppato da My Maia e Synapsia, è un modello specializzato nell’assistenza quotidiana, focalizzato sulla lingua italiana.
Altri progetti come Llamantino dell’università di Bari e quello di Fastweb, enfatizzano l’importanza di modelli addestrati in italiano per migliorare la comprensione linguistica e l’efficienza nella pubblica amministrazione.
Purtroppo tutti i modelli italiani sono focalizzati a livello nazionale, senza ambizioni internazionali.
L’Italia deve considerare se unire le forze a livello europeo per competere con i giganti globali del settore dell’AI.