Sanità e AI: il mercato MENA cresce con dati, investimenti e personalizzazione | | | | Turtles AI
Il mercato dell’AI in sanità nella regione MENA (senza Turchia) valeva 290 milioni di dollari nel 2023, con una crescita prevista fino a 1,8 miliardi entro il 2029 (CAGR ~35,8 %). Una crescita trainata da dati, investimenti e medicina di precisione.
Punti chiave:
- Espansione dei database clinici e interoperabilità
- Crescita importante di infrastrutture computazionali in digitale
- Medicina personalizzata favorita dall’analisi genetica e ambientale
- Sfide: regolamentazione, privacy, costi e formazione specialistica
Il mercato dell’AI applicata alla sanità nel Medio Oriente e Nord Africa sta conoscendo una fase di crescita esponenziale: partendo da una base di 290 milioni di dollari nel 2023, la previsione di spesa per il 2029 raggiunge i 1,8 miliardi di dollari, con un tasso annuo composto di circa 35,8 %. La Turchia viene deliberatamente esclusa dall’analisi, poiché presenta sistemi sanitari con AI già molto più avanzati, e la sua inclusione altererebbe significativamente la precisione del quadro regionale.
Al centro della crescita c’è l’espansione delle basi dati cliniche: l’integrazione di cartelle elettroniche, immagini diagnostiche, esami genetici e dati ambientali permette di alimentare modelli intelligenti, migliorando l’accuratezza diagnostica, la prognosi e la personalizzazione delle cure. Parallelamente, proprio il potenziamento delle infrastrutture IT, con data center dotati di GPU e nodi di calcolo potenziati, sta attirando investimenti miliardari da parte di PA e privati, rendendo fattibile l’elaborazione di dataset impossibili senza.
Un altro motore del cambiamento è l’interesse crescente verso la medicina personalizzata. Progetti come il programma genoma in Emirati Arabi Uniti — con oltre 780.000 genomi sequenziati — sosterranno algoritmi capaci di individuare terapie mirate, ottimizzando costi e risultati clinici. Soluzioni predittive per il cancro e modelli basati su ML/NLP per il monitoraggio da remoto o l’automazione dei processi clinici rappresentano già oggi ambiti in rapida espansione, con rilevanti finanziamenti start-up (Navina, Altibbi) e accordi pubblico-privati (es. Care AI in UAE).
Non mancano, però, criticità strutturali: la carenza di regolamentazioni chiare espone a rischi legali e di privacy, l’alta complessità di integrazione dei sistemi IT e la necessità di figure professionali specializzate rallentano la messa in opera su larga scala. Inoltre la sicurezza dei dati – e la trasparenza degli algoritmi per prevenire bias o discriminazioni – è un tema cruciale: approfondimenti scientifici evidenziano come l’assenza di dataset eterogenei possa compromettere l’affidabilità delle soluzioni.
Un’ulteriore spinta alla crescita deriva dall’adozione regionale di robotica medica – impiegata in chirurgia avanzata, imaging e telemedicina – con comparti specifici attesi crescere a un CAGR del 6–7 % tra il 2024 e il 2028. Tuttavia, il quadro rimane disomogeneo: Paesi del Golfo come Emirati e Arabia Saudita guidano l’adozione tecnologica, mentre nazioni meno sviluppate nel settore sanitario incontrano ostacoli su infrastrutture digitali, regolazione, risorse finanziarie e competenze.
L’ecosistema MENA presenta sapienti condizioni per una rapida espansione nell’AI sanitaria, soprattutto grazie a dati clinici sempre più ricchi, finanziamenti per infrastrutture e spinta verso la medicina personalizzata. Al contempo, sfide normative, etiche e operative restano ostacoli da superare entro il 2029.
In questo contesto di crescita sostenuta e intensificazione tecnologica, il cammino dell’AI in sanità nella regione MENA evolve con progressi e contraddizioni paralleli, in attesa di un equilibrio tra potenzialità e sostenibilità.