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AI in banca: i “colleghi digitali” affiancano il personale umano
BNY Mellon e JPMorgan implementano agenti intelligenti con accessi aziendali autonomi, supervisionati da manager, per attività operative come codifica e validazione.
Isabella V30 giugno 2025

 

 

BNY Mellon e JPMorgan stanno implementando “dipendenti digitali” basati su AI, dotati di accessi aziendali autonomi. BNY utilizza profili specifici per codifica e validazione pagamenti, mentre JPMorgan sperimenta agenti AI personalizzati per dipendenti e clienti.

Punti chiave:

  • AI integrata come “lavoratori digitali” con credenziali, supervisionati da manager umani
  • Accesso controllato per evitare visibilità eccessiva su dati sensibili
  • JPMorgan prevede chatbot generali già usati da 230.000 dipendenti, in espansione
  • Infrastrutture cloud e hub AI (come Dublin) potenziano sviluppo e diffusione

Bank of New York Mellon (BNY) ha avviato da tempo una strategia sistematica per integrare agenti di AI con login e accessi aziendali: decine di “dipendenti digitali” lavorano accanto a team umani per attività di programmazione e validazione pagamenti, rispondendo a manager dedicati e operando con autonomia controllata. Questi agenti, creati dall’AI Hub interno in circa tre mesi, sono soggetti a limiti stretti per garantire che ciascuna istanza operi solo in un dominio specifico, evitando l’accesso indiscriminato alle risorse aziendali.

Il CEO Robin Vince, in una partnership pluriennale con OpenAI, ha descritto la transizione da “agent” a “dipendente digitale”: i nuovi agenti operano con e-mail, avatar e manager umani, mettendo a disposizione syslog e audit trail completi, mentre alleggeriscono i compiti ripetitivi e migliorano la tracciabilità. L’obiettivo non è ridurre il personale umano — la banca continua ad assumere in settori come finanza, dati e AI — ma piuttosto aumentarne la capacità operativa. Inoltre, l’attività di ricerca è supportata da hub globali come quello di Dublino, nato nel 2023 con 8 milioni di euro e almeno 30 esperti dedicati alla machine learning e all’AI.

Anche JPMorgan Chase avanza verso modelli simili, preferendo il termine “agenti digitali” e dedicando loro piattaforme e connettività proprie per distinguere l’AI sia dal personale umano sia dai software tradizionali. Già 230.000 dipendenti utilizzano un chatbot generico interno, con roadmap per versioni più autonome e settorializzate.

Secondo Scott Mullins di AWS i temi cruciali sono ora integrazione, coordinamento e formazione di questi agenti con la forza lavoro umana: occorrono nuovi modelli operativi per definire ruoli, supervisione e interfaccia tra IA e dipendenti. Nel complesso l’adozione è in accelerazione e il confronto tra banche mostra approcci differenziati, ma convergenti nei principi di autonomia regolamentata, governance e responsabilità tecnica.


Un quadro in evoluzione, dove l’AI agisce sempre più come colleghi digitali accanto ai professionisti, richiedendo un equilibrio preciso tra accesso, controllo e cooperazione.