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NVIDIA tra tensioni globali e nuove rotte di mercato
Jensen Huang respinge le accuse di esportazioni verso la Cina mentre l’azienda rafforza la sua presenza nel Medio Oriente, sfidando le restrizioni imposte dagli Stati Uniti
Editorial Team20 maggio 2025

 

NVIDIA nega la vendita di chip AI in Cina, ma emergono dubbi sull’effettiva assenza. Intanto, l’azienda amplia il business in Medio Oriente tra tensioni geopolitiche e restrizioni USA.

 

Punti chiave:

  • Jensen Huang afferma che non ci sono prove di vendite di chip Nvidia in Cina.
  • Alcuni chip Nvidia sono comunque reperibili in Cina attraverso canali non ufficiali.
  • Le restrizioni statunitensi potrebbero favorire lo sviluppo di alternative cinesi.
  • Nvidia sta espandendo la sua presenza in Medio Oriente con ordini significativi.

Nvidia, sotto la guida del CEO Jensen Huang, si trova al centro di un acceso dibattito geopolitico riguardante l’esportazione dei suoi chip AI verso la Cina. Huang ha dichiarato che non ci sono prove concrete che i chip dell’azienda siano venduti in Cina, sottolineando la difficoltà di contrabbandare sistemi complessi come il Grace Blackwell, che pesa quasi due tonnellate. Tuttavia, rapporti recenti indicano che, nonostante le restrizioni statunitensi, alcuni chip Nvidia, come gli acceleratori H100, sono reperibili in Cina attraverso canali non ufficiali. Huang critica le limitazioni imposte dagli Stati Uniti, sostenendo che potrebbero danneggiare l’industria americana e favorire lo sviluppo di alternative cinesi. Nel frattempo, Nvidia sta espandendo la sua presenza in altre regioni, come il Medio Oriente, dove ha ricevuto ordini significativi per i suoi acceleratori AI.

Le dichiarazioni di Huang e le recenti notizie evidenziano la complessità delle dinamiche geopolitiche nel settore dei semiconduttori e l’importanza strategica dei chip AI.