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OpenAI verso una ristrutturazione: il futuro dell’AI tra profitto e missione etica
La società di AI potrebbe eliminare il tetto ai profitti degli investitori, mantenendo però il suo impegno per lo sviluppo responsabile dell’AI
Isabella V15 settembre 2024

 

L’evoluzione della struttura societaria di OpenAI sta suscitando un crescente interesse, soprattutto tra gli investitori che puntano a una maggiore redditività. Fondata come organizzazione non profit nel 2015, con l’obiettivo di sviluppare un’intelligenza artificiale sicura e utile per l’umanità, OpenAI ha in seguito introdotto un modello ibrido. Questo prevede un limite ai profitti ottenibili dagli investitori, ma sembra che tale impostazione stia ora risultando inadatta per attrarre ulteriori capitali necessari allo sviluppo di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale generale (AGI).

Punti chiave:

  •  OpenAI sta valutando la ristrutturazione per abbandonare il suo modello non profit a favore di una struttura tradizionale a scopo di lucro.  
  •  La modifica mira a eliminare il tetto ai profitti per gli investitori, che attualmente limita i ritorni economici.  
  •  Il finanziamento di 6,5 miliardi di dollari potrebbe portare a una valutazione di 150 miliardi, rendendo necessaria la riorganizzazione societaria.  
  •  Nonostante il cambiamento, OpenAI conferma che la sua missione di sviluppo responsabile dell’AI rimane prioritaria.

In particolare, OpenAI sarebbe in trattative per un nuovo round di finanziamenti da 6,5 miliardi di dollari, che potrebbe portare la sua valutazione pre-finanziamento a circa 150 miliardi. Tuttavia, questo accordo dipende dalla capacità dell’azienda di eliminare il tetto sui profitti, che attualmente frustra molti investitori. Il CEO Sam Altman ha comunicato ai dipendenti che è in corso una revisione della complessa struttura societaria, con l’obiettivo di avvicinarsi a un modello più tradizionale a scopo di lucro. Non è ancora chiaro come e quando avverrà questa transizione, ma le discussioni con gli investitori e gli avvocati sono già in atto.

OpenAI è nota per la sua configurazione aziendale unica, dove una fondazione non profit controlla una divisione for profit. Questo sistema è stato concepito per mantenere un equilibrio tra la generazione di profitti e l’impegno etico nel garantire che l’AI venga sviluppata in modo sicuro. Tuttavia, secondo le recenti dichiarazioni aziendali, questa configurazione potrebbe evolversi già dal prossimo anno, permettendo di allentare il controllo della fondazione non profit e fornire maggiori incentivi economici ai finanziatori.

Nonostante il possibile passaggio a un modello più profit-driven, OpenAI ha ribadito che il suo impegno verso una AI sicura e vantaggiosa per tutti rimane al centro della sua missione. Il futuro della governance e del controllo interno sarà dunque cruciale per bilanciare questi due obiettivi apparentemente contrastanti.

La potenziale ristrutturazione riflette l’evoluzione di OpenAI da un progetto di ricerca non profit a un attore commerciale di primo piano nel settore tecnologico globale, con implicazioni importanti sia per gli investitori che per la sua missione originaria.