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GOOGLE BLOCCATO DA CAPTCHA SU SAFARI : POTREBBE ESSERE COLPA DEL RELAY PRIVATO DI ICLOUD
Negli ultimi giorni, molti utenti iOS che utilizzano Safari per effettuare ricerche su Google si sono trovati di fronte a un insolito avviso captcha. Il messaggio chiede agli utenti di confermare di essere umani, inserendo una spunta su “non sono un robot”. Questo avviso afferma: “I nostri sistemi hanno rilevato un traffico insolito proveniente dalla rete del tuo computer. Questa pagina verifica se sei davvero tu che stai inviando le richieste e non un robot.”
Questo tipo di blocco temporaneo non è una novità e ha colpito vari utenti nel corso degli anni, non solo quelli con dispositivi iOS. Secondo Google, l’avviso compare quando si sospetta che la rete dell’utente stia generando traffico automatico. Le cause comuni includono l’uso di VPN, un numero eccessivo di ricerche in breve tempo, estensioni del browser di terze parti, bot di ricerca automatici o malware.
Tuttavia, recentemente, anche utenti che non utilizzano VPN, bot o estensioni particolari, e che navigano sia con Wi-Fi sia con dati mobili, hanno segnalato la comparsa del captcha. Una possibile spiegazione potrebbe essere legata al relay privato di iCloud, una funzione disponibile per chi ha un abbonamento iCloud+ su iPhone, iPad, iPod touch e Mac.
Il relay privato di iCloud funziona mascherando l’indirizzo IP dell’utente. Il provider di rete e il primo relay gestito da Apple possono vedere solo l’indirizzo IP, mentre i record DNS vengono crittografati. Il secondo relay, gestito da un fornitore di contenuti di terze parti, decodifica il nome del sito web e connette l’utente al sito utilizzando un indirizzo IP temporaneo. Questo processo utilizza un tunneling con indirizzo IPv6, che potrebbe essere scambiato dai sistemi di Google per traffico automatico.
Nella pagina di supporto di Google, viene menzionato che l’uso di servizi tunnel IPv6 potrebbe attivare il captcha. La recente ondata di segnalazioni potrebbe suggerire che Google abbia reso più sensibili i controlli per il traffico automatico, forse in risposta a nuove preoccupazioni legate al data scraping da parte di servizi di intelligenza artificiale. Tuttavia, non ci sono prove concrete che collegano questi eventi.
Per ora, gli utenti che desiderano evitare questo blocco possono considerare di disattivare temporaneamente il relay privato di iCloud. Speriamo che Apple e Google collaborino per risolvere questa situazione e rendere l’esperienza di navigazione più fluida per tutti.