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OpenAI migliora la scrittura creativa con un nuovo modello di AI
Il CEO Sam Altman svela un’AI capace di racconti metanarrativi, sollevando interrogativi su copyright e futuro della creatività

Isabella V12 marzo 2025

 

OpenAI ha recentemente annunciato un avanzamento significativo nel campo dell’AI applicata alla scrittura creativa, introducendo un nuovo modello in grado di generare testi con una qualità sorprendente. Questa innovazione solleva questioni rilevanti riguardo ai diritti d’autore e all’interazione tra tecnologia e industria creativa.

Punti chiave:

  • OpenAI ha sviluppato un modello AI avanzato per la scrittura creativa.
  • Il CEO Sam Altman ha elogiato le capacità del modello nella scrittura metafinzionale.
  • L’uso di contenuti protetti da copyright per l’addestramento dell’AI è al centro di dibattiti legali.
  • L’industria creativa esprime preoccupazioni riguardo all’utilizzo non autorizzato delle proprie opere.

OpenAI, l’azienda nota per lo sviluppo di ChatGPT, ha recentemente svelato un nuovo modello di AI che eccelle nella scrittura creativa. Il CEO Sam Altman ha condiviso su X (precedentemente Twitter) un esempio del lavoro del modello, sottolineando come sia la prima volta che rimane realmente colpito da un testo generato da un’IA. Il prompt fornito al modello era: "Per favore, scrivi un racconto breve letterario metanarrativo su AI e dolore". La risposta ha evidenziato una comprensione profonda delle sfumature della metafiction, con il modello che ha iniziato il racconto riconoscendo le istruzioni ricevute e riflettendo sulla propria natura di AI.

Questo sviluppo avviene in un contesto di crescenti tensioni tra le aziende tecnologiche e le industrie creative riguardo all’uso di materiali protetti da copyright per l’addestramento dei modelli di AI. OpenAI ha riconosciuto che l’addestramento dei suoi modelli su larga scala richiede l’utilizzo di una vasta gamma di dati, inclusi contenuti protetti da copyright. Questa pratica ha portato a controversie legali, con organizzazioni come il New York Times e autori come Ta-Nehisi Coates e Sarah Silverman che hanno intentato cause contro aziende di AI per presunte violazioni del copyright.

Nel Regno Unito, il governo sta valutando la possibilità di consentire alle aziende di AI di utilizzare materiali protetti da copyright per l’addestramento dei loro modelli senza previa autorizzazione. Tuttavia, questa proposta ha incontrato una forte opposizione da parte delle industrie creative, che temono per i propri diritti e sostentamento. La UK Publishers Association ha sottolineato come gli esempi forniti da OpenAI dimostrino l’utilizzo di contenuti letterari protetti da copyright nei processi di addestramento, richiedendo pratiche più eque e rispettose dei diritti degli autori. 

Questo avanzamento tecnologico rappresenta un punto di svolta nel campo dell’AI applicata alla scrittura, ma solleva interrogativi etici e legali che richiedono un’attenta considerazione da parte di tutte le parti coinvolte.