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Intel vola in Borsa: il piano USA sui chip AI spinge il titolo al rialzo
Le dichiarazioni del vicepresidente Vance sull’autosufficienza tecnologica americana rafforzano Intel, unico produttore nazionale di semiconduttori avanzati, facendo impennare le sue azioni del 7%

Isabella V12 febbraio 2025

 


Le azioni di Intel registrano un’impennata del 7% dopo le dichiarazioni del vicepresidente JD Vance sulla produzione americana di chip AI, rafforzando il ruolo strategico dell’azienda. L’iniziativa mira a consolidare il vantaggio tecnologico degli Stati Uniti nel settore dell’AI.

Punti chiave:

  • Intel beneficia delle dichiarazioni del vicepresidente JD Vance sull’AI
  • Gli USA puntano a produrre i propri chip per mantenere il primato tecnologico
  • La produzione di semiconduttori avanzati è cruciale per la leadership nell’AI
  • Il nodo 18A di Intel potrebbe rappresentare una svolta nel settore

L’annuncio del vicepresidente JD Vance durante il Paris AI Summit ha dato una spinta significativa alle azioni di Intel, che hanno segnato un incremento del 7%, il secondo più elevato del 2025. Nel suo intervento, Vance ha sottolineato l’importanza di una produzione nazionale di semiconduttori avanzati, essenziali per il futuro dell’AI, dichiarando che l’amministrazione garantirà la progettazione e la realizzazione dei chip AI all’interno degli Stati Uniti. La maggior parte dei processori destinati a questo settore è attualmente prodotta a Taiwan dalla Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), mentre NVIDIA domina il mercato nella progettazione delle GPU destinate all’AI. Tuttavia, Intel rappresenta l’unico produttore americano in grado di competere in questo ambito, rendendola la naturale beneficiaria delle politiche di reshoring dell’industria dei semiconduttori.

Vance ha enfatizzato che l’AI non è una minaccia per l’occupazione, bensì un acceleratore della produttività e dell’innovazione, promettendo che l’America continuerà a guidare questo settore importante. Ha inoltre ribadito l’importanza della potenza di calcolo necessaria per sviluppare l’intero ecosistema AI, che comprende hardware, algoritmi e applicazioni trasformative. Per consolidare la posizione di leadership globale, ha assicurato che l’amministrazione Trump si impegnerà a garantire la produzione nazionale dei chip più avanzati, una mossa che ha immediatamente innescato un’ondata di fiducia tra gli investitori, traducendosi in una crescita del titolo Intel. L’azienda ha già beneficiato di ingenti fondi federali attraverso il CHIPS and Science Act, un’iniziativa bipartisan varata sotto la precedente amministrazione Biden per rafforzare il settore dei semiconduttori statunitense in un momento particolarmente delicato per Intel, alle prese con difficoltà operative e alti costi di produzione.

Sebbene Intel sia posizionata strategicamente per trarre vantaggio dalla domanda di chip AI di produzione americana, la sua divisione di fonderia non ha ancora avviato la produzione su larga scala, ritardando la possibilità di soddisfare immediatamente nuovi ordini. Nel frattempo, TSMC prosegue il suo sviluppo tecnologico e prevede di lanciare la produzione in massa con la sua avanzata tecnologia a 2 nanometri nel 2025, lo stesso anno in cui Intel mira a rendere operativo il suo nodo 18A, fondamentale per la sua strategia di rilancio. La riuscita di questo progetto e la stabilizzazione della sua attività di fonderia saranno determinanti per il futuro dell’azienda. Dopo l’improvvisa uscita di scena dell’ex CEO Patrick Gelsinger nel 2024, il nuovo management ha mantenuto un profilo prudente, evitando di rivelare dettagli su una possibile riorganizzazione della divisione di produzione. Nel corso dell’anno, le azioni Intel hanno registrato un incremento del 5%, con il recente rialzo che rappresenta il secondo più significativo, dopo un aumento del 9% segnato a gennaio.

La fiducia degli investitori dimostra quanto il mercato ritenga centrale la capacità degli Stati Uniti di rafforzare la propria indipendenza nella produzione di semiconduttori avanzati.