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OpenAI in difficoltà con GPT-5: ritardi e costi elevati rallentano lo sviluppo
Ritardi, costi elevati e strategie innovative segnano lo sviluppo del nuovo modello GPT-5 di OpenAI, nome in codice “Orion
Isabella V22 dicembre 2024

 


 Lo sviluppo di GPT-5 da parte di OpenAI, nome in codice "Orion", è in ritardo rispetto alla tabella di marcia, con prestazioni che non giustificano i costi sostenuti. Problemi tecnici e strategie innovative caratterizzano il progetto.

Punti chiave:

  • Progresso rallentato: GPT-5 non rappresenta ancora un salto tecnologico significativo rispetto ai modelli precedenti.
  • Costi elevati: Le sessioni di addestramento sono lente e dispendiose in termini di risorse.
  • Dati sintetici: OpenAI sta utilizzando modelli interni e team dedicati per generare nuovi dati.
  • Strategie alternative: L’azienda adotta soluzioni non convenzionali per affrontare le sfide tecniche.

Secondo un rapporto del Wall Street Journal, OpenAI sta incontrando notevoli ostacoli nello sviluppo del suo modello GPT-5, conosciuto internamente con il nome "Orion". La fase di creazione, avviata 18 mesi fa, sembra procedere più lentamente del previsto, evidenziando difficoltà sia tecniche che economiche. Sebbene GPT-5 possa presentare miglioramenti rispetto ai suoi predecessori, le sue performance non sono ancora sufficientemente innovative da giustificare i massicci investimenti richiesti per l’addestramento e il mantenimento del modello.

Durante lo sviluppo, OpenAI ha completato almeno due principali cicli di training, processi fondamentali per ottimizzare le capacità di un’AI tramite l’elaborazione di enormi dataset. Tuttavia, uno di questi cicli si è rivelato più lento del previsto, un segnale preoccupante per l’azienda, che si trova di fronte alla prospettiva di ulteriori ritardi e costi crescenti. Le difficoltà non riguardano solo l’addestramento: il modello, pur migliorato, non riesce ancora a superare nettamente i risultati ottenuti con i modelli precedenti, come GPT-4, suscitando interrogativi sulla sostenibilità di questi sforzi.

Oltre a utilizzare dati pubblici e licenze esistenti, OpenAI ha scelto di adottare un approccio più diretto e sperimentale per arricchire il training di GPT-5. Ha assunto esperti per creare dati personalizzati, producendo codice e risolvendo complessi problemi matematici, e ha sfruttato dati sintetici generati da un altro dei suoi modelli, identificato come "o1". Questo metodo punta a compensare le lacune nei dataset tradizionali, ma non è privo di limiti e rischi.

Nonostante l’attenzione suscitata dal progetto, OpenAI ha dichiarato in passato che non intende rilasciare un modello con il nome in codice "Orion" entro la fine dell’anno. Al momento, l’azienda non ha fornito ulteriori dettagli ufficiali in risposta alle richieste dei media.

A prescindere dall’esito, il percorso di sviluppo di GPT-5 riflette le sfide crescenti nell’avanzamento dell’AI.