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Meta punta sull’energia nucleare per alimentare l’AI
La compagnia prevede di ottenere fino a 4 GW di energia nucleare entro il 2030, esplorando l’uso di piccoli reattori modulari per soddisfare le sue crescenti esigenze energetiche
Isabella V

 

 Meta punta a sviluppare un’infrastruttura energetica nucleare per alimentare i suoi ambiziosi progetti di AI, con una richiesta di proposte per fornire fino a 4 GW di energia nucleare negli Stati Uniti entro il 2030. Il piano coinvolge i piccoli reattori modulari (SMR), una tecnologia emergente con sfide normative e costi elevati. Nel panorama, altre big tech come Amazon, Google e Microsoft stanno esplorando soluzioni simili, mentre la sostenibilità energetica resta una priorità.

Punti chiave:

  •  Meta cerca fino a 4 GW di energia nucleare per supportare lo sviluppo dell’AI.
  •  Il colosso tecnologico intende utilizzare piccoli reattori modulari (SMR), una soluzione ancora in fase di sviluppo.
  •  Altri giganti del settore, tra cui Amazon e Microsoft, stanno esplorando il nucleare come opzione energetica per i loro data center.
  •  Le sfide normative e i costi elevati degli SMR potrebbero ostacolare la realizzazione di questi ambiziosi progetti.

Meta, l’azienda madre di Facebook, ha annunciato una nuova iniziativa che prevede l’adozione dell’energia nucleare per sostenere la crescente domanda energetica derivante dai suoi progetti di AI. Entro l’inizio del 2030, Meta intende essere in grado di disporre di una capacità energetica fino a 4 gigawatt (GW) negli Stati Uniti, con l’obiettivo di alimentare i suoi vasti data center, i cui consumi sono in forte aumento a causa dell’espansione delle sue attività nell’AI. La compagnia ha reso noto che pubblicherà una richiesta di proposte (RFP) per coinvolgere sviluppatori in grado di fornire tale energia, sottolineando la necessità di fonti energetiche affidabili, pulite e rinnovabili per alimentare la futura crescita tecnologica. Meta ha già compiuto significativi investimenti nelle energie solare ed eolica, ma sembra che l’energia nucleare rappresenti l’unica opzione in grado di soddisfare le massicce richieste energetiche dell’AI senza compromettere gli obiettivi di sostenibilità aziendali. Questo passo non è una novità per Meta, che in passato aveva preso in considerazione l’idea di costruire un complesso di data center alimentati da energia nucleare, seppur il progetto fosse stato bloccato per motivi ambientali legati alla presenza di una specie rara di api. Tuttavia, la spinta verso l’energia nucleare è ripresa con l’idea di integrare soluzioni come i piccoli reattori modulari (SMR), dispositivi di dimensioni più contenute rispetto ai tradizionali reattori nucleari, che potrebbero essere posizionati direttamente accanto ai centri di elaborazione dei dati. Gli SMR sono già oggetto di studi e sviluppi da parte di numerosi attori del settore, come le aziende Oklo, X-energy e NuScale Power, che puntano a rendere questa tecnologia più sicura ed economicamente vantaggiosa. Tuttavia, nonostante l’entusiasmo, questi reattori non sono ancora stati dimostrati in un contesto commerciale su larga scala, e il loro costo elevato e i lunghi tempi di costruzione rappresentano due degli ostacoli principali. Nonostante queste difficoltà, altri colossi tecnologici come Amazon, Google e Microsoft stanno seguendo la stessa direzione, puntando sugli SMR o su impianti nucleari esistenti per i loro data center. Amazon, ad esempio, ha già avviato una collaborazione con X-energy per sviluppare diversi reattori modulari, mentre Google ha esplorato soluzioni simili con Kairos Power. Inoltre, Amazon ha acquisito un data center vicino alla centrale nucleare di Susquehanna, in Pennsylvania, dove si trova un impianto da 2,5 GW. Tuttavia, anche i progetti legati all’infrastruttura nucleare esistente sono sottoposti a rigorosi controlli normativi e a sfide logistiche. Recentemente, Amazon ha incontrato difficoltà quando i regolatori federali hanno respinto un accordo per aumentare la sua capacità energetica in un sito. Queste difficoltà mettono in evidenza la complessità dei progetti nucleari, che richiedono significativi investimenti iniziali e devono fare i conti con le difficoltà legate alla sicurezza e alla gestione dei rifiuti radioattivi. Nonostante questi ostacoli, le aziende continuano a esplorare la strada dell’energia nucleare come possibile soluzione a lungo termine per sostenere la crescente domanda di potenza legata all’AI, consapevoli che altre opzioni potrebbero non essere sufficienti per rispondere alle loro necessità. Meta, ad esempio, ha dichiarato che nonostante le difficoltà, è determinata a seguire questa strada, puntando sulla disponibilità di energia nucleare per realizzare i suoi ambiziosi piani di sviluppo. L’integrazione di energia nucleare in un contesto così avanzato e innovativo come quello dei data center potrebbe rappresentare un passo fondamentale per il futuro della tecnologia.

Tuttavia, il successo di questi progetti dipenderà da molteplici fattori, tra cui la capacità di superare le sfide normative, i costi e la crescente necessità di soluzioni energetiche sicure ed efficienti.