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Sviluppo di ChatBIT: L’AI militare cinese basata su Llama di Meta
Un team di ricercatori esplora applicazioni belliche per un modello open source, sollevando interrogativi sulla sicurezza e l’etica dell’AI
Isabella V

 

 Un team di ricercatori cinesi ha utilizzato il modello open source Llama di Meta per sviluppare ChatBIT, un’AI destinata a scopi militari. Questo solleva interrogativi sul corretto utilizzo dei modelli di AI aperti e sulle conseguenze della loro applicazione in ambito bellico.

Punti chiave:

  •  ChatBIT, un’AI sviluppata da ricercatori cinesi, è progettata per applicazioni militari.
  •  Il progetto potrebbe violare i termini di licenza di Meta, che vietano l’uso di Llama per scopi bellici.
  •  La creazione di ChatBIT solleva preoccupazioni sui rischi legati all’open source e alla sicurezza nazionale.
  •  Gli Stati Uniti stanno considerando nuove regole per limitare gli investimenti in tecnologia in Cina.

Un gruppo di ricercatori cinesi ha recentemente annunciato di aver sviluppato ChatBIT, un modello di AI basato su Llama, un potente linguaggio open source di Meta, concepito per applicazioni nel campo militare. Questo sviluppo, come riportato da fonti affidabili, segna un significativo passo avanti nell’utilizzo di tecnologie avanzate per scopi di difesa. I ricercatori, provenienti da diverse istituzioni tra cui l’Accademia di Scienze Militari della Cina, hanno incorporato parametri specifici nel modello Llama 2 13B, rilasciato da Meta nel febbraio 2023, al fine di creare uno strumento in grado di raccogliere ed elaborare informazioni per decisioni operative nel contesto militare. Secondo il documento di ricerca, ChatBIT è stato ottimizzato per interazioni di dialogo e per rispondere a domande specifiche, dimostrando performance superiori rispetto ad altri modelli AI esistenti. Questo solleva interrogativi non solo sulla capacità della Cina di sviluppare tecnologie avanzate ma anche sui potenziali rischi legati all’uso di modelli open source in scenari bellici. Sunny Cheung, esperto della Jamestown Foundation, ha evidenziato come si tratti di un caso unico di utilizzo sistematico di modelli linguistici open source da parte di esperti militari cinesi per fini strategici. Tuttavia, l’uso di ChatBIT potrebbe violare i termini di licenza di Meta, che esplicitamente proibiscono applicazioni militari, spionaggio o lo sviluppo di armi. Molly Montgomery, direttrice delle politiche pubbliche di Meta, ha confermato che qualsiasi utilizzo di Llama da parte dell’Esercito Popolare di Liberazione sarebbe non autorizzato e contrario alle politiche dell’azienda. Nonostante ciò, il modello open source rende difficile per Meta far rispettare tali restrizioni. L’attenzione degli Stati Uniti è crescente, con l’amministrazione Biden che ha già emesso ordini esecutivi per gestire i rischi legati a tali tecnologie. L’analisi delle capacità di ChatBIT è complicata, poiché i ricercatori hanno utilizzato un numero limitato di dati per addestrare il modello, lasciando aperta la questione riguardante la sua efficacia complessiva. Inoltre, l’uso di tecnologie occidentali da parte della Cina non si limita al campo militare; sono stati segnalati sviluppi anche nell’ambito della sicurezza interna. In questo scenario, la comunità internazionale si trova di fronte a una sfida significativa: come garantire che i progressi nell’AI non vengano utilizzati in modi che possano compromettere la sicurezza globale.

La tensione tra il potenziale innovativo dell’AI e i rischi associati alla sua applicazione militare richiede un’attenta riflessione e azioni coordinate a livello globale.