HarmonyCloak: La nuova difesa musicale contro le AI | Reti neurali machine learning | Chat gpt login free | Llm informatica | Turtles AI

HarmonyCloak: La nuova difesa musicale contro le AI
Uno strumento innovativo per proteggere le opere dei musicisti dall’uso improprio da parte dei modelli di AI
Isabella V

 

 Il nuovo strumento HarmonyCloak offre ai musicisti una soluzione innovativa per proteggere le loro opere dall’uso non autorizzato da parte delle AI. Incorporando un rumore impercettibile, questo sistema mira a rendere difficile la riproduzione delle tracce da parte dei modelli di AI.

Punti chiave:

  •  HarmonyCloak utilizza rumore inaudibile per proteggere la musica dai modelli di AI.
  •  Lo strumento si adatta a diverse tracce musicali, rendendo difficile per l’AI replicare il contenuto.
  •  I ricercatori sperano che questo approccio possa supportare i musicisti nel contesto della crescente diffusione dell’AI.
  •  HarmonyCloak sarà presentato al Simposio IEEE sulla sicurezza e la privacy nel 2025.

Un nuovo sviluppo nel campo della protezione dei diritti d’autore arriva dall’Università del Tennessee e dalla Lehigh University con la creazione di HarmonyCloak, un sistema che si propone di salvaguardare le opere musicali dall’estrazione indiscriminata di dati da parte delle AI generative. Questi modelli, alimentati da enormi volumi di dati, spesso includono contenuti protetti da copyright, creando conflitti tra i diritti degli artisti e le pratiche delle aziende tech. HarmonyCloak introduce un metodo innovativo: integra un livello di rumore all’interno delle tracce musicali che, sebbene inaudibile all’orecchio umano, risulta problematica per i modelli di AI. Questo rumore, generato in modo dinamico, si adatta alle specificità di ciascun brano, rendendo difficile per l’AI identificare quali informazioni ignorare durante la scansione delle tracce. L’intento è che i musicisti possano utilizzare questo strumento prima di caricare la loro musica su piattaforme online, dove è più probabile che venga "raschiata" da algoritmi di AI. In effetti, HarmonyCloak presenta due modalità operative: una mirata a specifici modelli di AI e un’altra progettata per influenzare una gamma più ampia di sistemi. Questo approccio diversificato consente di mantenere una certa protezione, anche dopo operazioni di compressione come quella in MP3. I ricercatori affermano che, a differenza di altri strumenti di protezione, HarmonyCloak funziona in modo unico per ogni traccia, rendendo la vita più difficile ai tentativi di replicazione da parte dell’AI, che dovrebbe conoscere i parametri specifici utilizzati. Seppure l’implementazione di sistemi di protezione possa dar vita a una sorta di corsa agli armamenti tra creatori e modelli di intelligenza artificiale, il team di ricerca è fiducioso che l’approccio di HarmonyCloak rappresenti un ostacolo significativo. Il progetto verrà presentato al Simposio IEEE sulla sicurezza e la privacy nel maggio 2025, evidenziando la crescente attenzione verso la salvaguardia delle opere creative nell’era dell’AI.

 In una realtà in cui la creatività umana è sempre più minacciata dall’automazione, strumenti come HarmonyCloak offrono un barlume di speranza per i musicisti.

Video