Google si Affida a TSMC per i Futuri Chip Tensor: Nuove Strategie in Vista | | | | Turtles AI

Google si Affida a TSMC per i Futuri Chip Tensor: Nuove Strategie in Vista
Con l’abbandono di Samsung, i prossimi chip Tensor G5 e G6 verranno prodotti da TSMC, puntando su tecnologie a 3 e 2 nm per migliorare prestazioni ed efficienza
Isabella V16 settembre 2024

 

Google sembra pronta a cambiare partner di fonderia per i suoi chip Tensor, passando da Samsung a TSMC, principalmente a causa delle basse rese del processo a 3 nanometri di Samsung. Attualmente, il chip Tensor G4, utilizzato nei Pixel 9, è ancora prodotto con la tecnologia a 4 nm di Samsung. Tuttavia, il Tensor G5, destinato ai Pixel 10, sarà prodotto da TSMC utilizzando il processo a 3 nm, una tecnologia considerata più avanzata e affidabile. Guardando ancora più avanti, il Tensor G6, che potrebbe alimentare i dispositivi Pixel 11, sarà probabilmente fabbricato con il processo a 2 nm di TSMC.

Punti chiave:

  •  Google sta passando da Samsung a TSMC per la produzione dei suoi chip Tensor, iniziando con il Tensor G5.
  •  Il Tensor G5 sarà prodotto con il processo a 3 nm di TSMC, mentre il Tensor G6 utilizzerà il processo a 2 nm.
  •  La decisione è influenzata dalle basse rese di produzione di Samsung nel suo processo a 3 nm.
  •  La collaborazione con TSMC è vista come una partnership a lungo termine

Google sembra stia pianificando un significativo cambiamento strategico per i suoi futuri chip Tensor, abbandonando la collaborazione con Samsung Foundry in favore di TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) per le prossime generazioni dei chip Tensor G5 e G6. La scelta di Google è influenzata dalle prestazioni deludenti di Samsung nel processo produttivo a 3 nm, che ha mostrato bassi tassi di rendimento. Questo ha spinto Google a cercare un partner più affidabile, con TSMC che dovrebbe produrre i Tensor G5 a 3 nm e i futuri Tensor G6 a 2 nm.

La transizione è importante perché il Tensor G5 sarà il primo chip completamente personalizzato da Google e sarà prodotto in serie nel 2025, dopo un ritardo nei tempi di sviluppo. TSMC, leader nel settore, offre una maggiore efficienza energetica e dimensioni ridotte grazie alla sua tecnologia avanzata. Questo cambiamento riflette anche una più ampia tendenza di Google a sostituire progressivamente i componenti di Samsung con il proprio IP, nonostante le difficoltà logistiche e di coordinazione tra i team di sviluppo negli Stati Uniti e in India.

Inoltre, la scelta di TSMC potrebbe contribuire a migliorare le prestazioni generali degli smartphone Pixel, anche se Google continua a vendere meno unità rispetto a giganti come Apple e Samsung. Ciò pone delle sfide economiche per Google, dato che ordinare piccoli volumi di chip con processi produttivi avanzati come il 2 nm può essere particolarmente costoso. Tuttavia, il colosso di Mountain View potrebbe decidere di optare temporaneamente per la tecnologia N3P di TSMC, una versione migliorata del processo a 3 nm, prima di passare al 2 nm per il Tensor G6.

Alla fine, questa transizione rappresenta un passo importante per Google nella sua evoluzione tecnologica, mirando a migliorare l’efficienza e le prestazioni dei suoi dispositivi.

Questa transizione da Samsung a TSMC è dovuta soprattutto alle basse rese del processo GAA a 3 nm di Samsung, che ha raggiunto solo il 20% di successo, rendendolo meno competitivo rispetto a TSMC. La produzione in serie del Tensor G5 è già in corso presso TSMC, mentre per il Tensor G6 si prevede l’uso della nuova tecnologia a 2 nm, in grado di offrire miglioramenti significativi in termini di efficienza energetica e prestazioni.

TSMC ha consolidato la propria posizione come leader del settore grazie a una capacità produttiva più affidabile, oltre ad aver già attirato altri clienti importanti come Apple. Si prevede che la collaborazione con Google sarà di lungo termine, con la possibilità che Google utilizzi la tecnologia a 2 nm anche per i futuri chip Tensor. Tuttavia, data la limitata quota di mercato dei dispositivi Pixel, Google potrebbe trovare più conveniente sfruttare il processo N3P a 3 nm, meno costoso rispetto alla nuova tecnologia a 2 nm, per volumi di produzione relativamente ridotti.

 

Questa transizione rappresenta un cambiamento significativo per Google e potrebbe rafforzare il posizionamento competitivo dei futuri dispositivi Pixel.